La quota fissa è generalmente comunque dovuta in quanto legata alle caratteristiche “fisse-durature” delle utenze (domestiche e non) quali le superfici degli immobili.
La quota variabile è invece legata per le domestiche al numero dei componenti il nucleo familiare, per le utenze non domestiche sempre in base alla superficie e in relazione alla tipologia di attività (categoria) prevista dal D.P.R. 158/1999.
Nel caso sia stata attivata la Raccolta Puntuale, oltre alla quota fissa viene applicata la quota variabile suddivisa in quota variabile fissa, alla quale viene applicata una riduzione definita in sede di approvazione delle tariffe e una quota variabile misurata in base ai conferimenti del rifiuto indifferenziato; nella quota variabile misurata è previsto un numero minimo di esposizioni – parametrato alla singola utenza e alla capacità del contenitore. Sono conteggiati i conferimenti effettuati dall’utente rispetto ad un numero minimo di conferimenti annui che sono comunque addebitati all’utenza a prescindere da quelli effettuati.
Pertanto, in ogni caso si pagano i conferimenti minimi a cui si aggiungono quelli eccedenti effettuati addebitati in sede di conguaglio.
Sulla somma degli importi viene calcolato il tributo ambientale provinciale.
Pagina aggiornata il 04/06/2024